IL SAXOFONO ITALIANO

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Mencherini Fernando

  1. Nato il 1949 a Fermignano PU
  2. Morto il 1997 a Cagli PU

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Note biografiche

Ha studiato al Conservatorio di Musica di Pesaro dove si è interessato soprattutto ai corsi di Musica Elettronica tenuti da W.Branchi.
Le sue composizioni, premiate in concorsi di composizione (Aarhus '83, Budapest '86, ecc.), sono state eseguite in importanti Festival ed istituzioni (Teatro La Fenice di Venezia, Gaudeamus di Amsterdam, Foro Internacional de Musica Nueva di Città del Messico, ecc.) e, commissionate da interpreti di rilievo internazionale (il contrabbassista Stefano Scodanibbio, il clarinettista Ciro Scarponi, il pianista americano Yvar Mikhashoff, l'Ensemble E. Varèse, ecc). Negli ultimi anni si è dedicato anche al teatro musicale (Sexy Sadie, flash opera per "Europa Festival '95", Ferentino) e al teatro danza (dalla collaborazione con la compagnia Arbalete sono nati i balletti Operai (1993), Le zattere, Per la finestra nuova, Il meridiano (1994), Ghirigoriovvero Io non guardo mai il cielo (1996)).
La sua musica è stata trasmessa da diverse radio europee ed è incisa su dischi VDM Records, EdiPan, Col Legno, BMG Ariola, Contempo Records, Beatrecords. Nel 2007 si è svolto il “Primo concorso internazionale per esecutori di musica contemporanea Fernando Mencherini”.


Altre note

--In una lettera mi ha espresso il suo commento sul "mondo Saxofonistico italiano":
«THE TIMES ARE CHANGING. Trovavo abbastanza facile e stimolante scrivere per il sassofono verso la metà degli anni '80; in quel periodo, era chiaro per tutti, interpreti e compositori, il ruolo di questo strumento: esso doveva produrre quella valanga sonora di cui è capace con una forza d'urto tale da imporsi come protagonista della Nuova Musica così come nella musica Jazz.
Io mi sentivo con lo spirito giusto e in perfetta sintonia con gli amici sassofonisti, i quali mi spingevano a scrivere sempre nuove musiche per questo strumento e a cercare soluzioni sonore inedite: insomma in tutti c'era una gran voglia di far crescere in una determinata direzione il sassofono.
A un certo punto sembrò che quello slancio venisse improvvisamente a esaurirsi, non saprei dire se ciò fosse dovuto semplicemente al mutare dei tempi e quindi del gusto o a una vera e propria volontà di restaurazione degli schemi tradizionali.
Oggi, con mia grande meraviglia e delusione, scopro che di questa splendida macchina musicale si sono perse completamente le tracce: il sax è tornato ad essere uno strumento succedaneo o banalmente di coloritura, verrebbe quasi da pensare che i sassofonisti siano diventati così ricchi da fregarsene del proprio strumento».
-- «Musicista eclettico, restio ad assumere un unico modello linguistico, Mencherini dimostra una strabiliante capacità di rinnovarsi da opera a opera. Ma lo studio delle possibilità linguistiche differenziate non è un fattore dispersivo poichè la cifra stilistica rimane inconfondibile grazie a una scrittura robusta e sobria, a un'articolazione concisa e rigorosa, a una linea melodica segmentata, ma spesso ricomposta in una distensione che diremmo lirica, di un lirismo tormentato e paranoico. Le partiture di Mencherini sono cesellate con un lavoro meticoloso, ma quel lavorio artigianale viene sorretto da forti esigenze umane, da un bisogno profondo di essere comunicativo, ovvero di esprimersi attraverso un'energia vitale e una tensione frenetica che si trasmettono subito all'ascolto.
[...] La ricerca di Mencherini avviene al di qua di ogni grammatica, riuscendo ad assimilare le sollecitazioni più diverse, dal rock allo sperimentalismo strumentale, dalla musica etnica a quella elettroacustica, sempre ottenendo percorsi imprevedibili, ai confini della genialità e sicuramente al di là di ogni normalizzazione lessicale e formale. [...]». [R.Cresti, Verso il 2000, Dick Peerson, Napoli -Pisa, 1990, Pag. 71-72]
--Benché abbia una profonda preparazione nell'ambito della musica elettronica, il suo impegno è rivolto con altrettanta profondità all'indagine delle possibilità strumentali che richiede sempre un attitudine particolare dell'esecutore allo sconvolgimento delle normali prassi esecutive per sondare tecniche e modi esecutivi inusuali.


Opere

Ambra & Spunk A/T - 1986



Caravan trio SI Cl.bs Pf - 1989

Caravanquartet Q - 1990

Divaricanto III B Pf - 1992

Divaricanto III B Cl.bs Perc Pf - 1992



La huella B Vc - 1996

La pista S - 1991

Le zattere S B Pf - 1991

Le zattere S Cl.bs Pf - 1991

Piangere la pietra Rec B - 1996

Playtime n. 2 T Cbs - 1985

Playtime n. 4 S T - 1986

Ritorna mia luna Voci S - 1996

Ritorna mia luna S Cbs - 1996



 
Locandina evento Secondo Concorso de il Saxofono Italiano
Seminario - Mille modi di dire sax
Secondo concorso del Saxofono Classico
Il primo concorso del Saxofono Classico
 

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