Originariamente (2000) brano didattico di musica d’insieme, per Ensemble di flauti dolci, pianoforte, tastiera elettronica, saxofoni contralto e tenore, melodica, 2 chitarre, percussioni, qui nella versione saxofono e pianoforte, richiesta dal dedicatario Fabio Sammarco, per la Tesi finale del triennio accademico di un proprio studente su “L’influenza dei ritmi extra-colti nelle musiche per/con saxofono degli autori italiani.”

«Come da tua richiesta fattami nel dicembre 2021 ecco Arabian Folk Melodies per saxofono contralto e pianoforte, arrangiamento - o meglio, riscrittura - del pezzo per ensemble didattico che ti avevo consegnato tempo fa.»
«… Il pezzo è una riscrittura anche se ritmicamente è assai lineare, l'interesse è più spostato sulla parte armonica.
Comunque credo che sia un pezzo interessante da suonare, ritengo ci sia una buona interazione fra i due strumenti…»

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«Questo brano è basato sulla scala musicale “araba” (o comunque presente nell’area mediorientale) più conosciuta, caratterizzata dalla presenza della seconda eccedente (in questo caso SIb - DO #). La melodia principale si dipana su un ostinato ritmico basato su una cellula che si configura come il motivo ritmico fondamentale del brano e da cui derivano le cellule secondarie. Dopo una serie di esposizioni del tema e di dialoghi strumentali, prende forma un canone basato sull’incipit della melodia principale e strutturato come un accumulo continuo di strati strumentali. Il brano si chiude con una iterazione insistita della cellula fondamentale. Di questo brano sono state approntate tre versioni (con tre strumentazioni differenti: la presente è la terza), di cui la seconda presenta un ulteriore episodio aggiunto di 32 battute in cui si stratificano temi secondari su un ostinato ritmico basato sulla cellula fondamentale.»