IL SAXOFONO ITALIANO

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Lombardi Daniele

  1. Nato il 12/08/1946 a Firenze
  2. Morto il 11/03/2018 a Firenze

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Note biografiche

Diplomato in Pianoforte con Rio Nardi ha affiancato allo studio della Composizione la frequenza all'Accademia d'Arte della sua città.
La continuità raggiunta fra attività concertistica, come pianista, e l'interesse compositivo particolarmente rivolto a nuove forme di teatro musicale, gli hanno permesso di fondere nelle sue composizioni segno, gesto e suono nella prospettiva di una nuova spettacolarità musicale. Esegue alcuni programmi di sue composizioni per pianoforte, e spesso i suoi recitals pianistici presentano inusitati profili che storicamente collegano autori romantici come Chopin o Heller a musiche di oggi.
Ha tenuto concerti, e le sue musiche sono presenti, nelle più importanti stagioni concertistiche, in rassegne e festival internazionali come il Maggio Musicale Fiorentino, la Biennale Musica di Venezia etc. ed ha effettuato varie trasmissioni radio televisive e incisioni discografiche (Col Legno, Arte Nova, Edipan, Musica & Immagine, Nuova Era, Cramps, Fonoteca etc.).
Nel 1998 è stato il primo artista invitato dallo SMAC (Sistema Metropolitano per l’Arte Contemporanea) a documentare per la Regione Toscana con esposizioni e concerti il suo lavoro multimediale, a Prato (Museo Pecci), Pistoia (Museo Fabroni) e Firenze (esecuzione delle Due Sinfonie per 21 pianoforti nel Cortile degli Uffizi).
Ha diretto per alcuni anni a Roma il festival Nuova Musica Italiana e Nuova Musica Internazionale (Coop.La Musica, RAI); ha fondato e diretto con Bruno Nicolai la rivista di musica contemporanea 1985 La Musica e si è occupato anche delle linee di programmazione artistica della Casa Editrice Musicale Edipan.
Ha insegnato Pianoforte al Conservatorio G. Verdi di Milano.


Altre note

«Ormai di grande notorietà internazionale per il suo particolarissimo repertorio, ha compiuto un vasto lavoro sulla musica delle avanguardie storiche degli inizi del Novecento, eseguendo in prima esecuzione moderna un grande numero di composizioni di musica futurista italiana e russa, autori come George Antheil, Leo Ornstein, Alberto Savinio, Alexandr Mossolov, Arthur Vincent Lourié. L’interesse musicologico che ha sotteso questo impegno lo ha portato a realizzare anche vari scritti, come Il suono veloce- Futurismo & Futurismi in musica (Milano 1996, Ricordi-Lim).
Esperto anche nella grafia musicale contemporanea e prassi esecutiva (Spartito Preso, Firenze 1981 Vallecchi, Scrittura & Suono, Roma 1984, Edipan), Lombardi ha nel suo vasto repertorio molta musica scritta negli ultimi decenni, e molte composizioni sono a lui dedicate.
Daniele Lombardi ha da sempre avuto un profondo interesse per una idea multimediale dell’arte. La doppia formazione di studi, musicali e visuali lo ha posto in una dimensione che ingloba segno, gesto e suono in una sola idea di percezione molteplice, tra analogie, contrasti, stratificazioni e associazioni. Dal 1969 ha prodotto disegni, dipinti, computer graphics, video etc. che sono frutto della transcodifica in immagini di un pensiero musicale, come una visualizzazione di energie che stanno a monte del suono stesso, come potenziale divenire. Ha proposto queste, che definisce ‘notazioni di fatti sonori che l’esecutore ricrea nella propria immaginazione’, alla meditata contemplazione silenziosa del normale pubblico abituato ad ascoltare musica ai concerti, per la prima volta al Festival Autunno Musicale di Como del 1972 (Ipotesi di teatro metamusicale). Da queste esperienze di allora alla attuale realtà virtuale, Lombardi è convinto che l’espressione visiva si unisca a quella sonora in modo inscindibile e la sua ricerca spazia tra visioni astratte interiori e l’idea di un impatto sulla quotidianità, tra il ready-made e il miraggio, come nel recente lavoro La luce, melologo su testi di Pier Paolo Pasolini, dove compaiono, come sfondi sonori, rumori di ambienti registrati da alcuni films di Pasolini. In Mitologie i quattro brani per pianoforte vengono eseguiti mentre un microfono manda il segnale a uno schermo a cristalli liquidi che modifica lo spettro cromatico su uno schermo, in tempo reale (Hans Jodl, Universitat Kaiserlautern). Nel Primo Concerto per pianoforte e orchestra (S. Petersburg 1988, Spivakov, Lombardi, Virtuosi di Mosca) e in Impromptwo (Colmar 1993, Spivakov, Virtuosi di Mosca), ha utilizzato lasers con fibre ottiche che visualizzano il gesto esecutivo del movimento dell’arco. In Il violino di Antonia un brano per ensemble accompagna un suo video, mentre Atalanta Fugiens (Rimini, Rocca Malatestiana, Milano, Castello Sforzesco 1990), é un enorme lavoro per 50 fonti sonore, 50 sculture e 50 brevi testi che rileggono l’omonimo libro d’alchimia di Michael Majer (1617).
Ha scritto alcune opere nella forma di mixed media: Faustimmung (Firenze 1987, G.A.M.O., Spedale degli Innocenti), Amor d’un’ombra e gelosia d’un’aura (Roma 1988, Teatro Ghione), L’ora alata (Celle 1992).»


Opere

La luce Rec & Ens+ A NM - 1995


 
Locandina evento Secondo Concorso de il Saxofono Italiano
Seminario - Mille modi di dire sax
Secondo concorso del Saxofono Classico
Il primo concorso del Saxofono Classico
 

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