Riferimento: Pigato, Emma Nicòl
Da una poesia di Gabriella Bianco "La primavera di gaza - La morte di Gaza", Prima esecuzione assoluta il 20 novembre 2025 in occasione del World Philosophy Day organizzato dall'Academia Filosofica Internacional, per Micromega Arte e Cultura (MAC) di Venezia, Emma Nicole Pigato al saxofono basso.
«Fabio Sammarco quel che sta accadendo nel mondo non è qualcosa che semplicemente c'è sempre stata: una guerra.
Qui non c'è guerra.
Questo è il genocidio che ricorda quello subito dai nuovi carnefici, un tempo vittime, e in un'era nucleare che sta davanti agli occhi di tutti, non più nascosti come nei lager nazisti, impressionante per distruzione del mondo e massacro quotidiano di un popolo e di una nazione.
Un mondo malato, agonizzante, morente.
Iniziai a scrivere musica 50 anni fa, con SE QUESTO È UN UOMO sul libro di Primo Levi che conobbi, e che poi si suicidò perché colpito da forte sentimento di depressione, contestava le guerre di Israele in Palestina e sul fronte arabo.
Finirò probabilmente con
LE PORTE CHIUSE DI GAZA.
Perché la fatica è una ferita aperta su un cimitero assediato e chiuso, e il morale e l'impegno etico e civile di chi scrive musica vengono anche loro bombardati quotidianamente dai nuovi carnefici della Terra degli uomini. A cui la Storia, come mi disse Levi stesso a casa sua, non insegna mai nulla e il ciclo distruttivo si ripete con allargamenti infiniti e devastanti del suo potenziale di morte.»
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