IL SAXOFONO ITALIANO

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di Feliciani, Luciano

Klee colors

Q - 2007 - Da Vinci Edition

Dedicatario: Atem Saxophone Quartet


Commento all'opera

«Impressioni musicali su tre quadri di Paul Klee».
1° movimento: Moderato, ispirato dal quadro “Insula dulcamara” del 1938. Il titolo di questo quadro accenna già ad un ambivalenza “dulcis” e “amarus”; quasta è rappresentata nel brano dall’ambivalenza consonante dissonante su una base rit,ica irregolare ed un continuo movimento proprio come il fondo del quadro formato da tenui rosa giallo e blu non divisi tra loro nettamente. In tale paesaggio dall’asprtto gradevole linee nere e punti ben delineati destabilizzano il fragile idillio. Lo stesso Klee scrive “ Non deve spaventare il fatto che non si inserisca solo ciò che è semplice, noi vogliamo sperare che il difficile rimanga in equilibrio con le altre forze (…) e ognuno prenda da entrambi i piatti a suo piacimento il dolce e l’amaro (…) con attenzione e saggezza non si subiranno grandi delusioni”.
2° movimento: Lento e riflessivo. Da “Tappeto del Ricordo” del 1914. Frutto del viaggio del pittore a Tunisi è un quadro ricco di sfumature giocate sulla tonalità del marrone costellate da figure geometriche non chiaramente definite preponderatamente nei colori del nero, rosso scuro e viola. Il tutto sta forse ad indicare l’intensità dei ricordi nonché la loro caoticità e disunione all’interno della nostra mente. La trasposizione musicale si realizza, in questo caso, in un brano lento, non consequenziale, come se le impressioni e i ricordi avvenissero in modo slegato fra loro, all’improvviso prendessero forma in una serie di accordi, atmosfere e silenzi.
3 ° movimento da “Balli di paura” del 1938. “Il macabro dei quadri e disegni di questo periodo dell’artista deriva dalla qualità e rapporto dei segni e degli elelmenti pittorici utilizzati. Balli di paura è impostato su un torbido fondo cromatico. Negli spazi lasciati liberi o appena velati dal colore, triangoli e rettangoli si trasformano in figure mediante archi e tratti che alludono a teste ed arti e rappresentano un ballo con gesti che stanno tra l’estasi e l’esorcismo, un ballo che è più difesa che gioia. Il contrasto dei gesti violenti ed il colore cupo permettono chiaramente di riconoscere il significato che Klee Klee ha indicato nel titolo dato all’opera.” Ispirato quindi al primitivismo del quadro il brano si svolge su un ‘aspra base ritmica in continuo mutamento. Danze apparentemente casuali senza nessun senso logico e puramente guidate dallo stato di paura in movimenti continui e sconnessi tra loro. Le armonie ne sottolineano l’ansietà e la cupezza; tutto questo rincorrersi senza soluzione simbolizza la fuga da qualcosa di tragico.


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