Per ensemble di 8 esecutori costituito da Flauto e Ottavino, Clarinetto in SIb e Clarinetto in MIb, Saxofono contralto, Tromba in SIb, Violino, Contrabbasso, Pianoforte, Percussioni e Batteria (Inico esecutore), commissione del Dèdalo Ensamble.

«Ispirati a danze e canti popolari dell'est europeo - Ungheria, Bulgaria, Romania e Russia - i percorsi danzanti (Dancing ways) evidenziati nella composizione non si limitano ad esporre i diversi aspetti melodici, armonici e ritmici dei temi in continua trasformazione fra loro, ma esplorano anche molteplici itinerari estetici di mutazione della materia musicale utilizzata; si è così voluto proiettare l'ascoltatore in un mondo ricco di contaminazioni stilistiche e dar vita ad una struttura continuamente cangiante del brano in aderenza alla definizione che Paul Valéry ha formulato della danza come "atto puro della metamorfosi" rappresentando l'aspirazione di colui che danza - ma anche del compositore - ad immergersi nella musica annichilendo e trasfigurando il proprio io in mero gesto musicale.»