IL SAXOFONO ITALIANO

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di Zattera, Federico

Crop Circles II

Q - 2013

Dettagli opera

???? Prima assoluta al “Vienna Saxfest” presso il Conservatorio di Vienna, marzo 2013.
???? 33° Musica Riva Festival, Riva del Garda (Tn) il 26 luglio 2016 il Milano Saxophone Quartet in una prima esecuzione assoluta di Federico Zattera.


Commento all'opera

«Il pezzo è costruito utilizzando la sovrapposizione di cellule musicali di durate diverse. Ad esempio: nella parte iniziale troviamo dinamiche collocate ogni due battute (dal piano al forte) che insistono su elementi melodici di tre battute (questo comporta uno spostamento stereofonico e un cambio timbrico giocato sui diversi strumenti); sempre nella prima parte, il "pizzicato" dei sax tenore e baritono seguono linee irregolari e fra di loro progressivamente indipendenti; nella seconda sezione del brano, più rapida, la parte di accompagnamento (affidata ai sax alto, tenore e baritono) è costituita da figurazioni ritmiche rispettivamente di tre quattro e cinque quarti, mentre il sax soprano esegue una melodia che racchiude nel suo svolgimento una sequenza alternativa. Tutti questi procedimenti comportano (pur con diversi effetti sonori riferiti a diversi contesti espressivi) sfasamenti e sovrapposizioni sempre nuove, rotazioni cicliche che hanno suggerito il titolo, "Crop circles", i misterosi cerchi nei campi di grano. Stiamo parlando di alieni... Anche se con tutta probabilità i cerchi in questione sono opere di origine strettamente terrestre, la bellezza di queste grandi incisioni agresti è immediata e il loro senso di mistero resiste a ogni demistificazione. Nella parte centrale del pezzo ho scritto un po' provocatoriamente in partitura "crop circle, o in una cabina pressurizzata?", per non perdere di vista una estetica "scifi" aliena da b movie e soprattutto per sottolineare il tipo di scrittura di quella sezione del brano: in queste battute il ritmo è costruito, finalmente, in sequenze di quattro quarti per tutte e quattro le parti. C'ė così una nuova stabilità, una nuova staticità. Una staticità apparente: questi accordi tenuti vibrano di impulsi ritmici e lentamente planano, si evolvono, come appunto se ci trovassimo in un volo improvviso (rapiti da alieni, ovvio). Oppure, a piacere, come se stessimo correndo a braccia tese dentro i complessi tracciati di un cerchio nel grano. Il tutto è costruito armonicamente su una semplicissima scala dorica, che con il suo sesto grado alzato dà immediatamente il senso di uno spazio disteso, ampio. Se l'esito descrittivo del pezzo lascia spazio a un divertimento evasivo, lo slittamento della sovrapposizione di diverse informazioni in una ruotante, sfuggente, caleidoscopica giostra ha forse qualche allegorica attinenza con qualche aspetto della nostra realtà contemporanea.
Nota: Crop circles I è un brano per tre pianoforti a dodici mani che utilizza un analogo procedimento.»

 

 


Partitura

Crop Circles I I

 

Parti

Crop Circles I I

 

 

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