Concerto per sassofono soprano, pianoforte e orchestra d'archi, scritto e dedicato al maestro Gianni Alberti, in tre tempi: I, II Lied (con un prestito del maestro Giancarlo Aquilanti), III.

Registrato da Gianni Alberti/Sx, Jozsef Ormeny/Pf, Archi della Filarmonica di Lviv, Ferdinando Nazzaro/Dir.

«Il Concerto per sassofono e pianoforte mette in contraso abilmente la natura melodica e percussiva degli strumenti solisti.»

«.. Il doppio concerto di 24 minuti (2013) per sassofono soprano, pianoforte e orchestra d'archi si apre con un tema ansioso, suonato prima dai violini, poi ancora e ancora da quella che pensavo fosse una tromba insistente, ma no, è il sassofono solista stridente. L'umore si attenua, ma poi diventa frenetico, il pianista fa semplicemente parte della massa sonora, il sassofonista geme più forte di tutti gli altri. Il linguaggio armonico non è atonale, ma è abbastanza dissonante e inquieto. Dopo un po' Ugoletti sembra fissarsi ossessivamente sul motivo principale, sul suono penetrante del sassofono soprano e su un senso di paura ad alta tensione. Il silenzio è un sollievo. C'è un po 'di calma nel movimento II, ma è una calma cauta che a volte viene interrotta dall'agitazione nervosa. E quindi non è una sorpresa quando la maggior parte del movimento III trasmette lo stesso stato d'animo di grande ansia. Sembra strano che il sassofono soprano sia così dominante e che il pianoforte, l'altro strumento del Doppio concerto, suoni sempre distante. Ma il suo sostenuto arpeggio finale è l'ultimo suono sentito. Gianni Alberti è il sassofonista dal suono penetrante, Jozsef Ormeny il pianista.» Kilpatrick su American Record Guide, independent critics reviewing classical recordings and music in concert, May/June 2017.