Prima esecuzione il 10.7.2008, a Senigallia, in occasione del XVIII New Music Festival (che ha commissionato l’opera), da parte di Massimo Mazzoni al sax baritono, Fabrizio Ottaviucci piano e Mauro Pierfederici narratore.

«Il titolo già dice molto. Il brano era destinato ad integrarsi con un testo di Patrizia Valduga che è un originale interprete della crisi che contraddistingue la poesia moderna, si appropria di temi (l’amore e la morte, i sensi e il dolore) e forme metriche antiche per riproporli secondo modalità del tutto originali, letterarie e fisiche insieme. Il brano che ho concepito doveva avere caratteri passionali, sussurri, carezze, sensualità. Nella prima parte il sax baritono corteggia con estrema delicatezza e con ferma decisione il pianoforte che è sfuggente, nella parte centrale del brano il pianoforte è sedotto dalle lusinghe del sax e nel frenetico finale i due si lasciano andare in un vortice di passione.»