IL SAXOFONO ITALIANO

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Lombardi Luca


Note biografiche

Ha studiato la Composizione dividendosi fra l'Italia (A.Renzi, R.Lupi, B.Porena con cui si è diplomato al Conservatorio di Musica di Pesaro nel '70) la Germania (B.A.Zimmerman, V.Globokar, K.Stockhausen, H.Pousseur, M.Kagel, Schnebel, Rzewski e P.Dessau), dove ha vissuto dal '68 al '72, Vienna (Karl Schiske) e Musica Elettronica con H.Eimert e G.M.Koenig. Nel 1975 si è laureato a Roma con una tesi sulla musica di Hanns Eisler.
Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra i quali il Premio “Goffredo Petrassi” nel 2006.
Numerose le composizioni commissionate da importanti istituzioni italiane e straniere, tra cui Ircam (Parigi), WDR (Colonia), Rikskonserter (Stoccolma), Radio-Sinfonie-Orchester (Berlino), Musikbiennale (Berlino), Città di Lipsia, Città di Bolzano, Rai (Roma e Torino), Radio della Svizzera Italiana (Lugano), Basler Theater (Basilea), KölnMusik (Colonia), Saarländischer Rundfunk (Saarbrücken), Hindemith-Institut (Francoforte sul Meno), Frankfurt Feste (Francoforte sul Meno), Wiener Festwochen (Vienna), Biennale für Neue Musik (Hannover), Oper Leipzig (Lipsia), ORT-Orchestra della Toscana (Firenze), Essener Philharmonie (Essen), Rudolf-Steiner-Archiv (Dornach, Svizzera), Orchestra d lla Toscana, Essener Philharmonie, Staatstheater Nürnberg (Norimberga), Teatro dell’Opera di Roma, Teatro alla Scala di Milano. Nel 1988-89 è stato Fellow dell’Institute for Advanced Study di Berlino e poi, negli anni 1998-99 e 2003-04, di quello di Delmenhorst. Nel 1988/89 è stato Fellow dell'Institute for Advanced Study di Berlino, nel 1990 borsista del Governo del Land Niedersachsen a Schreyahn, nel 1997/98 è stato nuovamente a Berlino, ospite del Berliner Künstlerprogramm del DAAD e
nel 1998/99 Fellow dello Hanse Institute for Advanced Study (Delmenhorst, Germania). Nel 2002 ha trascorso sei mesi in Giappone su invito della Japan Foundation e per il 2003/04 è stato invitato nuovamente dallo Hanse Institute for Advanced Study (Delmenhorst).
Acuto osservatore dell'estetica dell'avanguardia musicale ha tenuto conferenze su tale argomento in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Canada, in America Latina e in Giappone.
Ha pubblicato per gli editori Schirmer, Moeck, Suvini-Zerboni e Ricordi.Attualmente i suoi lavori sono pubblicati da Rai Trade.
Autore di vari saggi e libri sulla musica contemporanea (tra cui Conversazioni con Petrassi, Milano, 1980), su questioni sia di teoria musicale che filosofiche, molti dei suoi scritti sono confluiti nel volume Construction of Freedom and Other Writings, a cura di Jürgen Thym (Baden-Baden, Valentin Koerner Verlag, 2006), ed è redattore della rivista Musica/Realtà.
È coautore, insieme a Walter Gieseler e Rolf-Dieter Weyer, del trattato d’orchestrazione Instrumentation in der Musik des 20. Jahrhunderts. Akustik. Instrumente. Zusammenwirken (Celle, Moeck Verlag, 1985).
È membro dell’Akademie der Künste di Berlino.
Dal 1973 comincia ad insegnare composizione al Conservatorio di Pesaro, per poi passare nel 1978 al Conservatorio di Milano, dove è stato docente fino al 1993, quando ha deciso di dedicarsi esclusivamente all’attività di compositore.
Alla fine del 2008 ha preso la cittadinanza israeliana (senza rinunciare a quella italiana) e attualmente vive in parte sul Lago Albano (nei pressi di Roma) e in parte a Giaffa (Tel Aviv).


Altre note

--«..è uno degli esponenti più importanti e significativi della musica italiana della sua generazione. Nel corso degli ultimi 40 anni ha improntato la sua attività a un assiduo processo di ricerca, di messa in discussione e di rinnovamento. L'opera di Lombardi è pervasa da un umanesimo impegnato, in continuo confronto con le problematiche sociali e filosofiche contemporanee, che lo pone degnamente in una linea con i suoi colleghi Dallapiccola e Nono. Le sue composizioni, dimostrano maestria nel trattare diversi elementi stilistici, dove il linguaggio musicale deriva in genere da compiti e temi che egli stesso si è dato; sia che si tratti di cantabilità espressiva, di esplosioni di energia, di atteggiamenti riflessivi, o anche di straniamento e decostruzione - e sempre di nuovo ci sono lampi di comicità e ironia.» (Catalogo ESZ)
«Pochi compositori hanno la capacità di delineare con la loro parabola creativa un periodo complesso e articolato come il Novecento, che ha visto avvicendarsi una ridda di stili e tecniche in tutte le forme d’arte, musica compresa. Luca Lombardi fa parte di questa non folta schiera, in virtù di un linguaggio musicale fortemente connotato e completamente immerso nella contemporaneità.
Partito da un’iniziale passione per Stravinskij e Bartók, dopo gli studi di composizione …, Lombardi s’è avvicinato alle esperienze dell’avanguardia negli anni tra il 1968 e il 1972, in particolare attraverso Karlheinz Stockhausen, Bernd- Alois Zimmermann, Henri Pousseur, Mauricio Kagel, Frederic Rzewski, Dieter Schnebel, Vinko Globokar, con i quali ha studiato a Colonia. L’interesse per una musica politicamente impegnata lo ha avvicinato, in quegli stessi anni, a Hanns Eisler e Paul Dessau. … Entrambi collaboratori di Bertolt Brecht, Eisler e Dessau hanno rappresentato per il compositore modelli alternativi e complementari a quelli proposti dall’avanguardia. Lombardi stesso, a distanza d’anni (1982), ha definito questa compresenza in lui di diversi orientamenti stilistici attraverso i concetti di “ex-clusivo” (la possibilità di giungere a forme complesse a partire da un materiale di partenza molto ridotto) e “inclusivo” (la disponibilità ad accogliere una molteplicità di “comportamenti” musicali).
… Pur all’interno di un vasto catalogo che comprende musica solistica, da camera e per orchestra, fondamentale è il ruolo che via via ha assunto per il compositore la produzione operistica, a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, quando Lombardi scrive Faust. Un travestimento (1986-90), nel quale convergono molte delle peculiarità stilistiche del compositore romano, cui s’aggiungono un’oramai disinvolta padronanza di mezzi espressivi e un notevole senso teatrale che, complice il libretto d’Edoardo Sanguineti, s’inverano in un continuo alternarsi di serio e comico, citazione scanzonata e dramma. Seguono al Faust altre tre opere: Dmitri oder der Künstler und die Macht (1994-99), Prospero (2005-2006) e Il re nudo (2007-2008), la prima vera e propria opera comica di Lombardi.
Nel corso degli anni, Lombardi è pervenuto ad una sempre più compiuta sintesi delle sue diverse esperienze musicali, con un marcato riferimento alla musica della grande tradizione: da Beethoven (per Lombardi il più “umano” dei grandi compositori del passato) a Stravinskij, Bartók e Šostakovič e, per quanto riguarda l’opera, a Rossini, Verdi e Puccini - sempre però a partire da una posizione non nostalgica e retrospettiva, ma calata nella contemporaneità.» (Gabriele Becheri)

 


Opere

Dmitri Soli Coro & O.+ A B - 1999

Faust Soli Coro & O.+ S/A/B NM - 1986/90

Il re nudo Soli Coro & O.+ A T B - 2008

Italia mia Rec MSop Bar & O.+ T - 2011

Mythenasche O.+ Cl/Sx - 1981

Prospero Soli Fl Coro & O.+ T - 2005

Variazioni O.+ A - 1977


 
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Seminario - Mille modi di dire sax
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