Lepre Filippo

    Nato a Milano nel 1995, cresco in un contesto vispo culturalmente, in cui la musica non viene solo ascoltata, ma frequentata. Diplomato in Tromba classica nel 2015 presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, contemporaneamente ha iniziato a studiare Composizione e proseguito come compositore, conseguendo la laurea triennale nel 2021, sempre a Milano. Un periodo relativamente lungo di studio del la Canto lirico (3 anni) gli ha dato una chiara percezione della problematica della scrittura per voce oggi, mentre l'interesse per la Musica Jazz come trombettista gli ha fornito una più approfondita conoscenza dell'armonia estesa. Successivamente frequentao il biennio di composizione nella classe di Gabriele Manca al Conservatorio G. Verdi e l’Accademia di Santa Cecilia con Alessandro Solbiati. Frequenta inoltre  Divertimento Ensemble workshop sul Pianoforte preparato 2022, Salvatore Sciarrino Masterclass di composizione con MIDI Ensemble (12/2021), Workshop con Francesco Dillon (2021) e con Michele Marco Rossi (2022), e tante Masterclass, tenute da Francesco Filidei, Oscar Bianchi, Usuk Chin, Marco Stroppa, Klaus Lang, Alberto Posadas, George Benjamin, David Nunez

 Intanto riscuote prestigiosi riconoscimenti con Premio di composizione Egidio Carella 2021, Premio Giuseppe Cantone, Vincitore del II premio ICIT 2022, INT-ACT Festival – TMAO, Vincitore del II premio-musica da camera del concorso New Music Generation 2022, Vincitore del bando DYCE per compositori 2022 e commissione per un nuovo brano per strumento solo, …

Contestualmente al periodo di formazione partecipa a molte esperienze professionali [1] e collabora continuativamente con ensemble e solisti internazionali, partecipando a festival che vedranno la sua musica eseguita in Italia, Spagna, Germania, Francia, Usa, Russia, Finlandia, Croazia, Olanda, Svizzera e Thailandia eseguita da illustri interpreti di fama internazionale fra cui Daniel Kientzy, ecc.[2]

Nei prossimi progetti si percepisce evidente la sua sempre maggiore capacità di attrarre interesse [3]

(04/2022)

AGGIORNAMENTO

come riportato sul Sito dell'autore:

ESPERIENZE PROFESSIONALI

2024 ilSUONO Contemporary Music Week (di prossima uscita)

2024 Academy for Contemporary Music HSLU

2023 Stockholm Chamber Brass Academy Composition Course (rinviato al 2024)

2023 Time of Music Summer Academy Composition Course 2023 con Liza Lim

2023 June in Buffalo Festival per compositori emergenti

2023 Premiere allo Splendor di Amsterdam con Melonta Collective

2023 Festival 5 Giornate di Milano con uscita dell'album

2022 Festival del Melologo di Como

2022: Selezionato per Divertimento Ensemble Laboratorio di composizione per percussioni (con prossima commissione di lavoro e prima esecuzione)

2022: Selezionato per il corso Analisi e composizione – Fondazione Piseri, tenuto da GCTaccani (con prossima commissione di lavoro e prima esecuzione)

2022 INT-ACT Festival e TMAO 2022 (con commissione di lavoro e prima esecuzione)

2022 Selezionato per reMusik.org 2022 (con commissione di lavoro e prima esecuzione)

2022 Selezionato per Mixtur Festival 2022 (con commissione di lavoro e prima esecuzione)

2022 Partecipazione a Dante 2022-Sconfinarte con pubblicazione della partitura e uscita dell'album

2022 Selezionato per Yarn Wire 2022 (non partecipato per sovrapposizione di impegni)

2022 Novalis concept 2022 (con commissione di lavoro e prima esecuzione)

2022: Uscita dell'album, commissione del sassofonista Daniel Kientzy (con commissione di lavoro e prima esecuzione)

07/2024

Recentemente conduce una ricerca sul concetto di polifonia d'azione e texture sound: sulla simultaneità delle azioni strumentali in un unico strumento, che origina il texture-sound, in cui un suono complesso si rivela come una molteplicità di stati in relazione a ciascuno altro. Inteso in questo modo il suono diventa un instabile.

«Sto lavorando per avviare un progetto di ricerca in Svizzera sulla tromba nel XXI secolo, anche in funzione di un prossimo dottorato. I miei ultimi lavori sono tutti accomunati da una ricerca su tre concetti del comporre il suono, dello strutturare la percezione e del gestire le azioni: 1) Il concetto di polifonia d’azione, ovvero la presenza simultanea di più (tre, quattro, cinque) azioni strumentali in un singolo strumento, che dà origine ad una texture sonora in cui il suono di un singolo strumento svela in realtà al suo interno una molteplicità di stati sonori in relazione tra loro. Inteso in questo senso, il suono emesso da un singolo strumento diventa non solo instabile ed imprevedibile, ma diventa un insieme di suoni parziali che concorrono a formare un multi-suono pluristratificato. Un multi-suono prodotto da più stati dinamici al suo interno, risultato di più attività gestuali, manuali, digitali e di emissione simultanee. Tali attività spesso possono entrare in contrasto fra loro, potenziandosi, annichilendosi o dando origine a fenomeni di interferenza. 2) La relazione fra continuità e discontinuità, sotto ogni parametro, e dunque interrogarsi su cosa voglia dire  continuità (o discontinuità) timbrica, ma anche cosa voglia dire continuità gestuale o armonica, oppure su cosa si intende per continuità percettiva. La discontinuità satura il tempo (rendendolo più greve) meglio della continuità? Forse, ma perché? Esistono tecniche ed azioni strumentali che hanno insita una profonda continuità, ed altre che invece si dispiegano meglio nella discontinuità? È possibile far sdoppiare la percezione di chi ascolta e fare in modo che essa percepisca la continuità nella discontinuità o viceversa? Queste sono solo alcune delle innumerevoli domande che sorgono quando ci si interroga su questa relazione. 3) Una forte componente irrazionale e improvvisativa in cui la sintassi è abitata da gesti dalle connotazioni spesso fisiche e ossessive. Le strutture formali che utilizzo sono sempre molto chiare, anche se al loro interno ospitano attività sonore e gestuali iper-stratificate, in cui paradossalmente l’intenzione di chiarezza per l’ascoltatore è ciò che guida l’intero processo compositivo, nonostante la complessità. Chiarezza e complessità, coinvolgimento del corpo, connotazioni ossessive, continuità nella macro-forma ma profonda discontinuità nella forma locale e micro-forma, sono solo alcune delle caratteristiche della mia musica, in ostante conferma e fuga da se stessa.»