IL SAXOFONO ITALIANO

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Garbarino Giuseppe


Note biografiche

  Clarinettista, Compositore e Direttore d'orchestra, durante gli anni dell'adolescenza suona ed improvvisa da autodidatta, cimentandosi alla fisarmonica e al saxofono, attratto dai suoni radiofonici che circolano tra Musica popolare e Jazz. Stimolato dalla presenza degli zii e della madre cantante, appassionati musicisti dilettanti, già a 12 anni inizia ad esibirsi, d'estate, in festive serate musicali. A 14 anni inizia gli studi di pianoforte privatamente ma ben presto passa al clarinetto strumento allora molto in voga. Si diplomerà con lode in clarinetto nel 1960 al Conservatorio “N. Paganini” di Genova, e nel 1972 in composizione col massimo dei voti al Conservatorio “A. Boito” di Parma, quale allievo di Bruno Bettinelli. 

  Esecutore di rare abilità, personalità poliedrica della vita musicale italiana, si impone all'attenzione internazionale come clarinettista vincendo il Concorso internazionale d’esecuzione musicale di Ginevra nel 1963 e ben cinque concorsi nazionali, tra cui quelli che lo hanno portato ad essere dal 1963 al 1966 primo clarinetto nell'Orchestra Sinfonica della RAI di Roma e in seguito al Teatro alla Scala di Milano dal 1966 al 1973.  

  Nel 1972 fonda e dirige l'Ensemble Garbarino col quale, durante tutta la sua attività, ha presentato in tutto il mondo opere del novecento, molte a lui dedicate da compositori quali Petrassi, Donatoni, Clementi, Manzoni, Castiglioni, Castaldi, ecc. Dopo vari debutti alla Scala di Milano (1976/79/81), l’Ensemble diventa in pochi anni riferimento in ambito europeo per la divulgazione della Nuova Musica. Raggiunge fama internazionale partecipando a trasmissioni presso vari enti radiotelevisivi (BBC, NCRV, ORF, RTE, RSI, RAI) e accogliendo celebrità che collaborano con l'Ensemble: Katy Berberian, Dorothy Dorow, Slavka Taskova, Liliana Poli, Elly Ameling. 

  A lui si deve la divulgazione di tutto il repertorio solistico del clarinetto, ignorato fino ad allora, con nuove revisioni e cicli di trasmissioni RAI che, dagli anni ‘60 circolano ancor oggi. Vincitore di ben otto premi nazionali tra cui il ”Diapason d’oro” della Rai (1971) e il “Viotti d’oro”di Vercelli (1980), ha ottenuto diversi successi internazionali.

  Insieme a Carlo Zecchi, nel 1983, fonda l'Orchestra Sammartini di Milano con l'intento di riproporre il raro repertorio sinfonico italiano delle origini e quello dell’Ottocento vocale e strumentale italiano estraneo al melodramma. A seguito del suo impegno attivo a favore della diffusione della musica contemporanea, nel 1985 viene eletto Presidente della SIMC, sezione italiana della Society for Contemporary Music (ISCM). Incoraggiato da Goffredo Petrassi e da Mario Peragallo, che ne erano stati presidenti in passato, si dedica per oltre un ventennio a tale attività ideando vari progetti a sostegno dei giovani compositori e strumentisti anche in collaborazione con le sezioni Internazionale della ISMC. 

  Nel 1982 è in tournée In Unione Sovietica (a Mosca, Minsk, Kursk e a Riga). In quegli anni suona in duo con insigni pianisti di livello mondiale come Sergio Lorenzi, Bruno Canino, Pier Narciso Masi. Con Nikita Magaloff tiene concerti nelle maggiori sale europee (tra cui la “Grosse Saale “del Concertgebow di Amsterdam). Partecipa a formazioni cameristiche con Franco Gulli, Salvatore Accardo, Janos Starker, Piero Farulli, Guido Agosti. 

  A fianco della ormai famosa carriera clarinettistica si dedica da oltre un ventennio all'attività direttoriale la cui formazione avviene anche attraverso i consigli di Bruno Maderna, Lovro von Matecic e del sostegno di Goffredo Petrassi. Ha diretto numerose Orchestre tra cui la Sinfonica della RAI di Milano, della RAI di Torino, Santa Cecilia Roma, Maggio Musicale fiorentino. Oltre che con le Orchestre regionali italiane, ha tenuto concerti a Torino (Regio), Trieste, Bologna, Napoli, Palermo. È spesso in tournées all'estero con la Filarmonica Nacional al Teatro Real di Madrid, l'Orchestra dei "Pasdelup concerts" al Théatre Champs Elysées de Paris, la Filarmonica di Zagabria e molte altre orchestre in Polonia, Bulgaria, ex-Unione Sovietica. È ospite regolare dell'Orchestra Sinfonica dell'Emilia Romagna "A. Toscanini" che ha diretto in varie produzioni, presentando tra l'altro programmi di musica italiana contemporanea al Festival di New York (1991), di Atene (1992) e Parigi (1994) al Centre Pompidou (IRCAM) e dell'Orchestra Sinfonica di Savona. Vari progetti su programmi del Novecento gli sono stati affidati dallo Ente Lirico Arena di Verona dove ha diretto negli ultimi anni della sua attività con pieno successo. 

  Molto intensa è anche la sua carriera didattica, oltre che in varie università inglesi ed israeliane, al Conservatorio di Milano, e, nel 1972 riceve l’invito dall'Accademia Chigiana a tenere, per la prima volta a Siena, una cattedra di alto perfezionamento musicale per il clarinetto, ed in vari corsi orchestrali di perfezionamento come Fiesole e Saluzzo (Filarmonici di Torino). Intanto dal 1969-1976 aveva intrapreso un lungo studio di ricerca e catalogazione sulle nuove tecniche del clarinetto e sul materiale multifonico. Il lavoro, che nasce in risposta alle sollecitazioni della ricerca musicale d’avanguardia di quegli anni, viene pubblicato col titolo "Il Clarinetto - Emissione e tecnica" (Suvini-Zerboni) e suscita l’interesse dei maggiori compositori dell'epoca raggiungendo eco internazionale. Tiene seminari in Inghilterra (a Londra al King's College, alla Guilford University e alla Swansea University) oltre che in Israele (a Tel Aviv, alla Radio e alla Haifa University). Nel 1994 tiene un corso di “Musica italiana del 900” alla European Mozart Foundation di Cracovia (Polonia) diretta da Krzysztof Pendereki. 

  Dal 1970 al 1990, è docente di musica da camera per strumenti a fiato al Conservatorio di “G. Verdi” di Milano. È poi presente alle commissioni internazionali dei concorsi di Ginevra, Praga, Toulon.

  Dalla fine degli anni '90 si intensifica la sua attività di compositore realizzando un cospicuo repertorio cameristico e sinfonico e inizia anche una collaborazione con Casa Ricordi per un totale aggiornamento del repertorio del clarinetto aprendo il catalogo a rarità e alla nuova musica.


Altre note

  L'ostinata curiosità a cimentarsi con i più svariati repertori, lo portano a sperimentare i più singolari programmi e a scoprire nuovi orizzonti musicali. Forte passione, determinazione, legate ad una crescente esperienza, si declinano in seguito nella direzione d'orchestra.

(DAL SITO DELL’AUTORE)


Opere


Yellow Suite Q - 2010


 
Locandina evento Secondo Concorso de il Saxofono Italiano
Seminario - Mille modi di dire sax
Secondo concorso del Saxofono Classico
Il primo concorso del Saxofono Classico
 

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