IL SAXOFONO ITALIANO

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Erbi Maurizio


Note biografiche

Nel suo percorso di studi è stato allievo del compositore Mauro Montalbetti, la chitarrista Elena Baronio, e presso il conservatorio F. Bonporti di Riva del Garda di Massimo Priori. Successivamente ultima i suoi studi con Antonio Giacometti presso l’istituto di Alta Fomazione O. Vecchi- A. Tonelli di Modena. Gli incontri privati, seminari, in master class e conferenze con i compositori e interpreti di fama internazionale come, Salvatore Sciarrino, Alvise Vidolin, Renato De Grandis, Franco Oppo, Klaus Huber, Javier Torres Manldonado, Riccardo Vaglini, Francesca Cescon e Piero Rattalino, e in ultimo la partecipazione alla master class di composizione Fiuggi International Guitar Festival.

Esordisce nel 2007 con l’incisione di un suo brano VOCI per violoncello solo, ispirato alla poesia la porta a sud di Gabriela Fantato, pubblicato dalla SIMC per la raccolta di nuove opere Poesia Chiama Musica.

Il suo percorso che attualmente si è polarizzato verso la musica popolare sarda, nell’arco degli anni è stato incentivato dal III premio ottenuto nel 2004 al concorso di composizione con il brano Unbekant Stadt (2004) per cinque strumenti, rilasciato dall’Ente concerti di Belveglio, nel 2007 dal brano Attitidu (2007) per quattro strumenti eseguito in prima assoluta a Milano dall’Ensemble Webern, e nel 2008 dall’esecuzione all’interno del Festival Le Dieci Giornate di Brescia di Tzicchirriu per pianoforte solo (2007). Nel 2010 è stato uno dei sei finalisti al Concorso Simone Ciani di Siena con la composizione Cantu A Cuncordu (2010) per sax contralto solo, in seguito, l’Associazione Franco Margola di Brescia gli ha commissionato un brano per quartetto d’archi e chitarra Mutazioni (2010), eseguito nello stesso anno presso l’auditorium Santa Giulia di Brescia. Nelle sue collaborazioni sono presenti esecutori di rilievo come Barbara Da Parè e Raffaello Negri, Andrea Lucchesi e il suo Quintetto di saxofoni Steel Wind. Compositore attivo nel panorama musicale di ricerca, molte sue composizioni sono state eseguite da interpreti di alto livello (Andrea Dieci, Domenico Scaminante, ecc.): Julo per flauto, arpa trio d'archi 2012, eseguito dal Dedalo Ensemble di Brescia nel 2012 per il 150° della nascita di Claude Debussy; Gesto di danza eseguito in prima assoluta dal chitarrista Diego Campagna alla Carnigie Hall nel 2015.

Nel gennaio del 2009 è stato relatore del seminario “Artexspirience 2009” presso la Domus Academy di Milano presentando per l’occasione“Nuovi Colori Musicali Della Sardegna” con musiche dei compositori Franco Oppo, Giorgio Tedde. Successivamente, ad agosto dello stesso anno è nato l’articolo-intervisita fatta al M° Franco Oppo e pubblicato sul sito della SIMC (Società Ilataliana Musica Contemporanea).

Dal 2009 al 2012 è stato docente di composizione e formazione musicale presso l’Associazione all’unisono di Lumezzane, e attualmente insegna chitarra classica presso il C.A.M. di Collebeato. Nella sua attività iniziata nel 2008 è stato coordinatore e direttore dell’ensemble giovanile per lo spettacolo Genova Per Noi, e nel 2010 sempre con gli stessi incarichi per lo spettacolo Let’musical, promossi entrambi dall’ Associazione all’unisono presso il teatro Odeon di Lumezzane. Recentemente è stato eseguito in prima assoluta a Como presso il Salone Enrico Musa un suo brano per cinque pianisti CICLO SARDO, per l’iniziativa didattica MUSICA AL PRESENTE.


Altre note

Poetica

«Elemento portante del pensiero musicale del compositore Maurizio Erbi sono la natura, i suoi paesaggi e le atmosfere dei paesi di provincia vicini alla campagna della Sardegna, trasformati in atmosfere musicali che in qualche modo riconducono l’ascoltatore ad immaginare situazioni collegate alla terra. In questo senso, nella presentazione di un brano all’esecutore viene sempre suggerita una visione costante i cui elementi naturali di un tale paesaggio, a metà tra civiltà e vita nomade, fanno capolinea, ricordando la forza ed in certi casi l’elemento selvaggio della terra di cui fanno parte. Attraverso questo l’interpretazione ha due punti fermi che trovano una loro definizione stabile nell’immaginario personale dell’interprete stesso.

Dal 2007 ad oggi ho scritto sedici brani, alcuni di questi sono in forma di trascrizione, ad esempio Fantasia di un sogno del 2008 per violino e pianoforte, trascritto e arrangiato nel 2009 per quartetto d'archi con il titolo Folklore I e nuovamente nel 2010 trascritto e arrangiato per ensemble, intitolato Folklore II. L’intera trilogia si lega ad una poesia presente in Fantasia di un sogno.

L'equilibrio timbrico, impostato sulla giusta scelta degli intervalli, per ottenere un flusso musicale ben chiaro, non va confuso con la ricerca timbrica, impostata in questo caso sulla gestione della giustapposizione di situazioni musicali diverse, di un brano monodico o polifonico, composto solo da una sezione.

Diversa cosa è invece la metamorfosi timbrica che sottende invece ad una mutazione di un suono, ad esempio, prendendo il violino possiamo notare che il suono di questo strumento può cambiare notevolmente sonorità. Il risultato di un suono può cambiare infatti notevolmente spostando l'archetto dal ponticello alla tastiera. Esistono diverse combinazioni a discrezione del compositore per ottenere il flusso sonoro che intende mettere nel suo brano.

La ricerca timbrica, che è possibile confondere con la metamorfosi timbrica, è la ricerca di un suono non convenzionale, utilizzando anche la metamorfosi timbrica e lo sfruttamento delle possibilità dello strumento, che può essere anche solo l'estensione, oppure utilizzando l'accordatura non convenzionale, per cercare di ottenere timbri nuovi. Questa possibilità è molto difficile da gestire e spesso si fa ricerca timbrica senza conoscenze (che è più attinente al concetto di sperimentazione), di conseguenza il compositore si accontenta del risultato.

Questo termine è molto delicato e si potrebbe riformulare come ricerca timbrica stilistica, che assume una fisionomia ben definita e concreta. Esempi di autori che hanno fatto nel vero questa tipologia di ricerca sono sicuramente Anton Webern e la scuola di Darmstadt, in particolare Luciano Berio, Bruno Maderna, Gerard Grisey e altri.»

(sa http://www.mapeditions.com: Introduzione alla musica e alla poetica di Maurizio Erbi tra natura , ricerca ed equilibrio timbrico.)


Opere



 
Locandina evento Secondo Concorso de il Saxofono Italiano
Seminario - Mille modi di dire sax
Secondo concorso del Saxofono Classico
Il primo concorso del Saxofono Classico
 

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