IL SAXOFONO ITALIANO

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Elia Alessio

  1. Nato il 24/04/1979 a Roma

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Note biografiche

Si è formato in ambito internazionale, studiando composizione in Italia, Ungheria e Germania. Si è laureato presso il Conservatorio di Musica S. Cecilia di Roma sotto la guida di Giovanni Piazza. Ha conseguito specializzazioni post-laurea in Italia presso l'Accademia Nazionale di Musica S. Cecilia di Roma e presso l’Accademia Chigiana di musica di Siena con Azio Corghi, e all'estero presso l'Internationales Musikinstitut Darmstadt con Brian Ferneyhough, Toshio Hosokawa e Georg Friedrich Haas e l'Accademia Ferenc Liszt di Budapest con Zoltán Jeney. Di significativa importanza la frequentazione col compositore norvegese Lasse Thoresen durante il soggiorno a Oslo.
Ha conseguito il dottorato in Composizione presso la Hochschule für Musik und darstellende Kunst Mannheim, studiando con Sidney Corbett, già allievo di György Ligeti e il dottorato in Storia, Scienze e Tecniche della Musica con lode presso l'Università di Roma Tor Vergata con una tesi sull'Hamburgisches Konzert di Ligeti, primo saggio sull'argomento nel panorama internazionale.

È stato compositore ospite e ricercatore in Ungheria presso la Liszt Academy of Music di Budapest, l'Università Statale di Debrecen e al Zoltán Kodály Institute di Kecskemét; nella Svizzera tedesca, a Basilea, presso la Sacher Foundation, e in Norvegia presso l'Accademia Norvegese di Musica di Oslo, dove è stato docente di composizione nel 2010.

La sua musica è stata eseguita in tutto il mondo in importanti sale da concerto e festival [Auditorium Parco della Musica di Roma, Menuhin Festival in Oslo; Festival Erkel-Mahler in Budapest; Accademia Filarmonica Romana; Levinsalen e Lindemansalen in Oslo; Sala dos Espelhos do Palácio Foz in Lisbona; Mannheimer Kunstverein; LAC - Lugano Arte e Cultura Auditorium; Studi della Radio Nazionale Ungherese; Forum Neue Musik – Palais Priz Carl a Heidelberg; Sala Bartók del Művészetek Palotája (Palazzo delle Arti - Auditorium Nazionale, Budapest); BMC – Budapest Music Center; Auditorium del Parco di Renzo Piano in L'Aquila; Festival Oggimusica in Lugano; Contemporary Arts Festival Budapest; Yamaha Concert Hall Vienna, etc.]

Le opere di Elia sono state trasmesse da radio ed emittenti televisive statali, come ad esempio: Radio Bartók (ungheria), Radio Vaticana, Saarländischer Rundfunk (Germania), RAI Radio 3 (Italia); Radio Cattolica Ungherese, Magyar Televízió e Duna TV (TV di Stato Ungherese).

Ha rilasciato interviste sulla sua musica per: Cité de la musique a Parigi, Magyar Televízió e Duna TV, Bartók Radio, Radio Vaticana, Dal+Szerző – Rivista della Società degli Autori Ungheresi, Muzsika – la più importante rivista ungherese di musica classica, Musica +, Budapest Music Centre, e la Peter Eötvös Foundation.

L'attività di compositore e ricercatore lo ha portato a svolgere un ciclo di conferenze in Europa (Norvegia, Ungheria, Germania, Danimarca, Italia, etc.), tra le quali le più significative si sono svolte presso: la Cité de la musique a Parigi; Internationales Musikinstitute Darmstadt; Accademia Filarmonica Romana; Accademia Chigiana in Siena; Canal C2 - Université de Strasbourg; The Hungarian Academy of Arts; Hochschule für Musik und darstellende Kunst Mannheim; Eötvös József University, Baja (Ungheria); Norwegian Academy of Music in Oslo;  l'Internationale Kulturfabrik Kampnagel ad Amburgo durante il Simposio "Ligeti und die Mikrotonalität", presentato da Louise Duchesneau, segretaria di Ligeti, con il contributo straordinario di Paul Griffiths, primo biografo di Ligeti.
Nel 2008 è invitato da Magyar Televízió - Televisione Ungherese di Stato, per un’intervista sulla sua opera lirica La Morte del Mago, basata sulla vita e l’attività artistica dello scrittore ungherese Géza Csáth.

Dal 2006 dieci concerti monografici di suoi lavori sono stati organizzati a Budapest, Oslo, Roma e Mannheim (sedi più importanti: Accademia Filarmonica Romana, per il Festival "She Lives" dedicato ad Alessio Elia, Péter Eötvös e Zoltán Jeney; per due volte presso la Sala Verdi dell'Istituto italiano di cultura di Budapest, il primo concerto nel 2014 per il Festival "Contemporanea", dedicato ad Alessio Elia, Ivan Fedele e Luciano Berio, il secondo nel 2016 per celebrare il decimo anno di attività musicale in Ungheria; Lindemansalen, Levinsalen in Oslo; Kammermusiksaal Hochschule Mannheim).

Alcuni suoi lavori prendono ispirazione da discipline scientifiche, come la teoria delle stringhe, la M-teoria e la fisica quantistica e sono indirizzati verso l'integrazione di diversi sistemi di intonazione in un processo di sviluppo del materiale sonoro che ha denominato "polisistemismo", largamente presentato in numerose conferenze tra cui quella al "Centre de documentation de la musique contemporaine" de la Cité de la Musique a Parigi nel novembre 2014.
Le opere più significative in questa direzione sono Beyond Perturbative StatesConifold transitionsTraces from Nowhere e i brani orchestrali Dimensioni nascoste e Trasparenze
Articoli e saggi sul Polisistemismo sono stati pubblicati dalla tedesca von Bockel Verlag, da l'Université de Strasbourg e dall'Hungarian Academy of Arts, nonché oggetto di tesi di laurea di secondo livello (master) presso il Conservatorio della Svizzera Italiana in Lugano.

Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Diploma di Merito dell'Accademia Chigiana di Siena per il brano Luminescences nel 2005, e il primo premio assoluto con il brano Rejtett dimenziók (Dimensioni nascoste) nella categoria orchestrale del concorso internazionale UMZF 2013, edizione dedicata a Ligeti con Péter Eötvös presidente di giuria. 
Nel 2016 il suo brano orchestrale Labyrinthum continui ha ricevuto il premio "Leibniz's Harmonies" in Hannover.

Tra le commissioni più importanti si annoverano quelle di Radio Bartók (per il lavoro orchestrale Trasparenze) scritto per la ArTRIUM series dell'Orchestra della Radio Nazionale Ungherese; Alter Ego ensemble (Altered memories) per un progetto con brani commissionati a Peter Eötvös, Toshio Hosokawa, Peter Ablinger, Lukas Ligeti, László Sáry e Howard Skempton; Impronta ensemble (Traces from Nowhere) per Oggimusica Festival di Lugano, e I Solisti della Scala di Milano (Octet), quest'ultimo brano pubblicato in CD da Warner Classics nel 2018, con I Solisti della Scala diretti da Andrea Vitello, brano pubblicato da Universal Music Publishing - Editio Musica.

Lavora attualmente ad un concerto per clarinetto e orchestra che sarà eseguito nella Gran Hall dell'Accademia Liszt di Budapest il 4 Maggio 2019, con Csaba Klenyán clarinetto solista e la Concerto Budapest Orchestra diretta da Zoltán Rácz.

Tra i prossimi progetti un concerto per violino e orchestra per il concertista Aaron Berofsky.

Nato a Roma nel 1979, ha vissuto in diverse città europee (Roma, Budapest, Oslo, Odense, Debrecen e Berlino).
Attualmente risiede in Budapest e Roma.

(dal sito dell'Autore 2018.09.06)


Altre note

«Tra i compositori più originali della nuova generazione» (la Repubblica, Muzsika, Radio Vaticana, Die Rhein-Neckar-Zeitung)

«Alessio Elia fa una musica davvero interessante, complessa nella scrittura e nella concezione, molto "logica", ma che poi all'ascolto funziona. E questo è ciò che conta». Péter Eötvös, compositore e direttore d'orchestra ungherese (la Repubblica)


Opere

Illusions Sop S - 2008


 
Locandina evento Secondo Concorso de il Saxofono Italiano
Seminario - Mille modi di dire sax
Secondo concorso del Saxofono Classico
Il primo concorso del Saxofono Classico
 

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